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22 – I bei ricordi 2011

19 dicembre, 2011


Il 2011 volge al termine ed è tempo di bilanci. In questo post sottolineo le cose che mi porterò come bei ricordi per il nuovo anno, mentre nel prossimo mi concentrerò invece su quel che è andato storto.

1) Sono stato fuori casa tutto l’anno. (Gennaio-Dicembre)
E anche fuori dall’Italia. Non che qualche giorno con i miei parenti (che però in tutti questi anni non hanno mai colpevolmente sfruttato l’occasione di venirmi a trovare in qualche paese esotico) e nella mia cara tribolata Italia non mi avrebbero fatto piacere. Comunque passare l’intero 2011, più il dicembre 2010 e quasi tutto gennaio 2012 e passa fuori casa è un segnale di emancipazione. Sono un po’ meno bamboccione adesso.

2) Sono diventato un insegnante di yoga (maggio-luglio)
Non ho ancora fatto il corso per professori a cui mi ero iscritto oltre due anni fa, ma ho avuto l’occasione di insegnare yoga con continuità per mesi, raggiungendo un livello di confidenza e un riscontro positivo dai miei alunni tale, che ora so che posso insegnare a chiunque a livello basico. Inventandomi una routine di 15′ ho anche raggiunto una continuità nella pratica personale che cercavo da un paio d’anni. Un’altra tacca da aggiungere al mio personalissimo cartellino.

3) I Dallas Mavs che hanno vinto le finali NBA contro i Miami Heats (Giugno)
L’emozione sportiva dell’anno. Confesso sono un Lebron hater, ma anche un Cuban lover, e ho tifato Dallas non solo perchè volevo vedere quel codardo di Lebron James perdere, ma perchè volevo vedere vincere Dirk Nowitzki e JJ Barea, Jason Kidd e coach Carlyle, entusiasmato da tutto quello che i Mavs hanno fatto nei playoffs, dove hanno vinto tutte le serie da underdog, cioè sfavoriti.

4) Ho aperto la mia prima impresa “Bella vita” (Giugno)
“Bella vita” mi è costata un’ottantina di euro e mi ha permesso di ottenere la mia business visa in Colombia che mi è costata 225 dollari, più il viaggio in Ecuador. Incassi fatturati: 0. Anche includendo gli incassi non fatturati non arrivo comunque a ripagarmi il costo della Visa, nondimeno tutto il processo di aprire un’impresa e ottenere un visto in un paese straniero ha un valore molto superiore.

5) I took my talents in Amazzonia. (Agosto)
Tra i posti in cui ho viaggiato quest’anno scelgo l’Amazzonia, non perchè sia il posto più bello, ma sicuramente il più speciale, quello più lontano dalla mia comfort zone. Più che esperienze estreme nella foresta è diventato un tour culinario, con l’highlight del giorno in cui ho fatto colazione in Colombia, pranzo in Perù e cena in Brasile. E’ stato anche uno dei pochi viaggi che non ho fatto da solo, con cui mi sono trovato bene col mio compagno di viaggio.

6) Ho scoperto il Kindle e letto tanti libri (Settembre)
In realtà ho iniziato a fare il filo al Kindle già a febbraio, quando lo vidi a un amico a Playa Venao a Panama. Siccome non sono più il geek di una volta ossessionato dall’ultimo ritrovato tecnologico, ho comunque aspettato a comprarmelo fino a settembre, quando ho deciso di regalarmelo per il compleanno. Gli anni successivi daranno la sentenza, ma forse è stato l’evento per me più importante di tutto l’anno. Non solo perchè sono tornato a leggere tanti libri, ho migliorato il mio inglese che non progrediva da anni, ma soprattutto perchè..

7) Sono tornato a scrivere (Ottobre)
E’ ancora presto per dire se si tratta solo di un fuoco di paglia, ma già anni prima di aver perso il mio lavoro di giornalista il mio entusiasmo per la scrittura era andato. Questo entusiasmo l’ho ritrovato grazie soprattutto alle tante ore di lettura sul mio kindle. E non avendo un datore di lavoro a cui rendere conto, posso finalmente scrivere soprattutto per esprimere me stesso.

8 ) Ho resistito più di 6 mesi a vivere nello stesso posto (Cali, da Maggio a Dicembre)
Cali pachanguera. Ci sono arrivato per imparare a ballare salsa e distrarmi dalla frustrazione dei miei progetti a lungo e termine ed è diventato il posto dove ho passato più tempo continuativamente da otto anni, quando ho iniziato la mia vita nomade.

9) Sono stato nella miglior forma fisica della mia vita. (Settembre)
Era un qualcosa che mi ripetevo per motivarmi da quando ho cominciato a pensare che i 40 si stavano avvicinando. Quando arrivai a Cali ai primi di maggio mi sembrava utopia. Ero conciato davvero male: naso intasato dopo un mese di umidità e smog a Medellin, almeo 3-4kg di troppo e scarsa vitalità. Invece un mese e mezzo di yoga e salsa e un altro paio di mesi di soprattutto yoga e pranzi cucinati da solo mi hanno fatto perdere due taglie e tornare ad avere un corpo forte e flessibile che nei miei -enta non ho mai avuto. Forse è esagerato dire che è stata la miglior forma fisica, ma sicuramente tra le migliori psico-fisiche, e per una volta il corpo si sentiva come il mio aspetto fisico. A ottobre ho cominciato a perdere la forma, ma a dicembre, anche senza raggiungere lo stato di settembre, ho comunque chiuso l’anno bene.

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6 commenti
  1. Ottimi traguardi Claudio!
    E il Kindle mi attira sempre più… 🙂

  2. adesso che Amazon ha aperto in Italia a questo punto ti conviene aspettare un paio di mesi

  3. mariella permalink

    per la cronaca: io e tua sorella siamo venute a Fuerteventura

    PS. bamboccione non lo sei mai stato,anche quando non passavi tanto tempo fuori casa

  4. troppo esotica Fuerteventura!

  5. 5) Sei stato a Leticia?

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